mercoledì 19 dicembre 2012

Hunger Games (scritto da Suzanne Collins)

Allora, li ho letti tutti e tre in poco tempo. Perché è vero, ti prende al punto che devi continuare. In questo caso però, è proprio questione di come è scritto. Forse devo spiegarmi. Bene, mi è piaciuta la trilogia, e l'idea è veramente bella. Questi distretti costretti (la rima! ahahah!) a sacrificare ogni anno due ragazzi (un maschio e una femmina) per gli Hunger Games appunto: i giochi della fame. Tutto per il divertimento di Capitol City, dove ci stanno i ricconi, che non devono sacrificare nessuno e si divertono a vedere i Giochi. Questi consistono nel lasciare questi ragazzi in un'arena (ogni anno diversa) dove dovranno uccidersi. Il vincitore sarà colui che riesce a rimanere in vita. Tutto questo è circondato da business televisivo, intrattenimento a costo delle vite di ragazzini, e tutto per ricordare ai distretti che Capitol City comanda. Che la ribellione svoltasi anni addietro è la causa di tutto questo. Non ci si deve ribellare. Bene, semplificato è questo. Katniss andrà in arena, volontaria per evitare la sorte alla sorella. Si parla di amore, ribellione, di potere. Mi è piciuto, davvero, però qualcosa non mi ha proprio quadrato. Alcune cose verso la fine, non filano troppo bene (ehi, questo secondo il mio parere!) e alcuni personaggi non sono resi al meglio. Alcuni, come la protagonista, sono descritti bene e visti a 360 gradi, ma altri sono meno corposi...più bidimensionali, malgrado siano interessanti! Non so, ho notato questa cosa che mi ha pungolato un pò per tutta la lettura. Non posso fare appunti più specifici, perché non vorrei assolutamente fare spoiler! Però ehi, comunque lo consiglierei come lettura, soprattutto per i temi toccati!

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