mercoledì 2 gennaio 2013

Peter Pan (scritto da Sir James Matthew Barrie)

No, non è la storia che avete visto nel cartone Disney. Assolutamente. Perché quello che vuole dire il romanzo, è stato completamente stravolto dal cartoon. Quindi è come se non aveste mai conosciuto il vero Peter Pan. Perché come lo descrive Barrie, lui è un demone. Un bambino che non vuole crescere, e che quindi rimane egoista. Lui è l'Isola che non c'è, è viva grazie a lui. E viaggia nelle menti dei bambini, per ricordargli che giocare ed essere bambini è la cosa migliore. Wendy deve crescere e non vuole, per questo rimane affascinata da Peter (che per portar via Wendy, deve prender su anche i fratelli!). E le fatine, così piccole da poter provare un solo sentimento alla volta. Come Peter non possa essere mai toccato, come i bambini nell'Isola che non c'è, senza restrizioni, senza veri genitori, diventino violenti, incuranti. Pensate, durante la battaglia coi pirati i bambini contano divertiti quanti riescono ad ammazzarne, e più sono più sono contenti. L'Isola che non c'è fa dimenticare. Ma questa è solo una minima parte di cosa è davvero questa storia. La creatività che ha avuto lo scrittore, la fantasia, la finezza, la sensibilità...sono pressoché uniche. Per questo consiglio davvero di leggerlo. E non solo il romanzo, ma anche il testo teatrale che fu scritto per primo. Il personaggio di Capitan Uncino con le sue manie, le avventure e il dimenticarle quando sono ormai finite. No ragazzi, dovete assolutamente avventurarvi in questa storia.

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