mercoledì 26 dicembre 2012

Muses (scritto da Francesco Falconi)

Appena appena finito di leggere. Devo dire che mi piace molto come è scritto. Frasi brevi. Arriva subito al dunque. E questo è uno stile che mi piace molto da leggere! Per cui ho subito approvato. Inizialmente la storia non prende. Come dire, è un libro che va in crescendo. In parole molto povere, è una storia che narra di come le Nove Muse siano ancora fra gli uomini, e di come queste si celino in persone apparentemente normali, ma con poteri particolari. Alice è una di queste, è la Musa della Musica. Ancora però non ne è al corrente. Sregolata, piena di tatuaggi e piercing, quello che le interessa è solo cantare e suonare il violino nel suo gruppo rock, i Blood Tears. Ha avuto un' infanzia difficile, e ha un rapporto conflittuale con i genitori. Non vorrei svelare troppo, quindi darò solo qualche indicazione: la storia si snoda a Londra fra zie, Muse, poteri e congreghe. I Pragmatici vogliono sterminare le Muse, poiché fra le loro Eredità c'è anche quella di poter manipolare la mente degli uomini. Ma non saranno i soli a cercare queste antiche ispiratrici. Ci sono rivoluzioni nei ruoli dei personaggi continui, colpi di scena, e arrivi a un certo punto che non ti fidi più di nessun personaggio. Ammetto che Alice mi fa un pò saltare i nervi, è sempre troppo impulsiva per i miei gusti, e sempre troppo arrabbiata (e non lascia parlare le persone a volte, che nervoso!) ma forse solo perché un pò pure io sono così! Quando descrive l'effetto della Musa della Musica però, è veramente come se fossi lì. La vedi suonare o cantare o gridare, e non puoi fare a meno di chiederti: e se fosse davvero così? In fondo gli artisti (di qualsiasi arte si parli) traggono ispirazione da qualcosa, e se quel qualcosa fosse aiutato dalle Muse ormai evolute con i tempi, come riportato in questo romanzo? Mi piace crederlo. Inoltre c'è un personaggio che ho adorato fin da subito: la Musa della Net.Art, Lourdes. Ah, lei sì che mi piace come personaggio! E poi gran cosa la Net.Art! Con questa storia credo che si affronti il tema dell'arte in modo molto diretto: è sempre più difficile trovare persone capaci di essere ispirate. Per qualsiasi tipo di arte quale Scrittura, Danza, Net.Art, Musica, Architettura e via dicendo. Lo trovo quindi, oltre ad essere un romanzo piacevole, un buono spunto per riflettere su come non ci accorgiamo dell'importanza dell'arte nella vita dell'uomo. Siamo talmente impegnati a pensare alle cose materiali, a farci riempire di idee non nostre che ci dimentichiamo di come sia importante l'Arte. Io credo che con Muses, Francesco Falconi ce lo ricordi. Non dimenticate quindi le Muse, non dimenticate l'Arte. Per questo vi conosiglio di leggere questo libro.
P.s. Inoltre mi son sentita fiera quando nel libro nominano il video artista Nam June Paik. L'ho studiato per storia dell'arte contemporanea, e devo dire che anche questo ha acceso il mio interesse.

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