lunedì 6 maggio 2013

Dracula (scritto da Bram Stoker)

Allora, premettiamo che ho preso il libro in biblioteca, e l'edizione che c'era era degli anni '70. A volte dovevo capire cosa ci fosse scritto perché gli errori di battitura erano assai frequenti. Eheheh. Ero veramente curiosa di leggere l'opera originale. Ed ero contenta di non avere stereotipi nella mia mente. Certo, sapevo come si uccide un vampiro, o che cosa sono. Non avevo mai visto però nessun film sul Conte Dracula, o sceneggiato, o quel che vi pare. Per cui la mia testa era come una spugna nuova, che poteva assorbire tutte le informazioni, senza respingerne alcuna. Devo ammettere che mi è piaciuto. Innanzitutto è bella la struttura: tutto sotto forma di stralci di diari, o di articoli di giornali, o telegrammi, o lettere. Abbiamo soprattutto il punto di vista di Jonathan Harker, Mina Murray (che presto diventa Mina Harker...aaaah, l'amour!), nella prima parte Lucy Wenstenra, il Dottor Seward e qualcosa scritto anche dal Dottor Van Helsing. Inizialmente siamo in Transilvania, nel castello del conte, e il giovane Harker deve svolgere dei compiti legali per il caro Conte Dracula. Scrive ogni minimo particolare di quel che succede nel suo diario stenografato (vorrei imparare pure io) e ben presto ci troviamo a leggere degli orrori che percepisce nel castello, di incontri con creature a sua detta diaboliche, e di come si senta in trappola. Queste sensazioni ci arrivano amplificate, perché sono descritte dalle parole stesse di chi le sta vivendo, e con un bel ritmo incalzante. A volte mi veniva da sorridere, perché comunque il modo di parlare era decisamente diverso dal nostro. Un po' più aulico posso dire. Ma anche questo aspetto non era affatto male! Mina è la fidanzata di Jonathan. Questa donna è un genio, più si va avanti nella storia, più lo si comprende. A parte doti di intelligenza, è una donna forte. Forse quella che nella storia ha più forza psicologica di tutti. Persino di Van Helsing. Comunque, Mina oltre al diario ha una fitta corrispondenza con la dolce Lucy. Chioma rossa, occhi dolci, e una persona buonissima (ecco, sono tutti un po' troppo buoni forse. A parte Dracula, ovviamente). Lucy è talmente amabile che ben in tre uomini le hanno chiesto la mano: il Dottor Seward, l'americano Quincy Morris, e l'audace Arthur Holmwood (o Lord Godalming, quando morirà il padre). Lucy è innamorata di Arthur, e sarà lui la sua scelta, malgrado l'addolori dover far soffrire gli altri due. La beffa è che i tre uomini sono grandi amici. Poracci. In ogni caso la coppia di innamorati non si sposerà mai. Lucy verrà morsa dal Conte. Piano piano perde le forze, si trasforma. Nemmeno Van Helsing, che già ha un'idea di cosa stia accadendo, riuscirà a salvarla. E dovranno superare una prova di grande forza: distruggere la Non-morta che ormai Lucy è diventata. Insomma, per una serie di circostanze si ritrovano tutti assieme, Mina, Jonathan, Seward, Quincy, Arthur e Van Helsing. Riapriranno il diario di Harker (che se avesse potuto avrebbe volentieri evitato. Non voleva ricordare nulla di quel periodo, ma sapeva che prima o poi quelle informazioni sarebbero servite). Ed inizia la caccia. I personaggi mi piacciono assai. Mi piace la laconicità (si dice?!) di Quincy Morris. Lo adoro quando tutti sono in ansia e agitati, e lui fa le sue domande, calmo e tranquillo in apparenza. Mi piacciono i coniugi Harker. Sono talmente innamorati. I loro scambi di sguardi, le strette di mano al posto delle parole. A volte sono un pò esagerati, ma va bene così. Inoltre quello che dovrebbe essere il protagonista, quindi il Conte, sembra davvero essere un' ombra sfuggente. Perché mentre noi siamo dentro alle sensazioni, alle idee, ai dubbi di questi personaggi, il Conte è sfuggente. Ne abbiamo un'idea all'inzio grazie a Jonathan. Comunque sempre raccontato da altri, con il punto di vista dei "buoni". Insomma, non l'avrei mai detto, ma leggere questo classico mi è piaciuto. Per cui che siate fan sfegatati di vampiri, o che siate semplicemente curiosi come me, questa è una lettura che consiglierei!

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